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Abatemarco e Capodacqua, lavori durati tutta la notte

Sorical, come ha già comunicato ieri sera ai Comuni serviti dall’acquedotto Capodacqua/Abatemarco, questa mattina alle ore 6 ha ripristinato il servizio interrotto per una rottura alla condotta riscontrata nel comune di Sant’Agata d’Esaro. A seguito delle nevicate di ieri, il punto di rottura è stato individuato nel primo primo pomeriggio e i lavori sono durati tutta la notte. Questa mattina alle ore 6 è ripresa l’erogazione verso i punti di consegna, le zone vallive dei comuni compresi tra Roggiano Gravina e Rende. Inoltre ieri si è registrata l’interruzione Enel all’impianto di sollevamento Abatemarco per la diramazione Alta che va da Cervicati a Montalto Centro. Il ripristino è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. Al momento alcune zone di Torano Scalo e Montalto stanno registrando carenza idrica perché la rete idrica comunale ancora non è entrata in pressione. Nelle prossime ore il servizio dovrebbe regolarizzarsi.
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Rose e Luzzi, superata emergenza, ma 6 Comuni rischiano carenza idrica

Anche quest’anno, a causa della riduzione di portata del fiume Trionto ( cospicui prelievi per usi irrigui), Sorical è stata costretta ad attivare misure alternative per garantire l’erogazione idropotabile ai 9 comuni alimentati dallo Schema Trionto, cioè Acri, Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone, Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Bisignano, Rose e Luzzi. Per far fronte al calo di portata del fiume, che viene potabilizzata nell’impianto di “Difesella” nel comune di Longobucco, i tecnici della Sorical hanno attivato un mese fa il campo pozzi Mucone, sito nel Comune di Bisignano, alimentando così il ramo terminale dello schema, i territori di Bisignano, Rose e Luzzi, rendendo disponibile tutta la risorsa proveniente dall’Ipot Trionto per gli altri comuni.

Purtroppo problematiche non previste alle elettropompe e all’impianto elettrico negli ultimi giorni hanno impedito l’erogazione dall’impianto Mucone per Rose e Luzzi. I tecnici della Sorical negli ultimi giorni, con opportune manovre, sono riusciti ad alimentare Bisignano, adducendo l’acqua necessaria dall’acquedotto Abatemarco-Capodacqua, mentre per Rose e Luzzi non ha fonti alternative.

Al momento i lavori al Campo Pozzi Mucone sono terminati e l’impianto funziona regolarmente per Rose e Luzzi, una squadra sta procedendo a sostituire degli organi di manovra al fine di ripristinare nelle prossime ore l’erogazione per Bisignano e l’utenza “Cocozzello” di Acri.

Già dalla giornata di domani, quando i serbatoi raggiungeranno un giusto livello di compensazione, l’erogazione ai cittadini di Rose e Luzzi si stabilizzerà.

E’ da precisare che nelle ultime ore Sorical sta registrando un ulteriore calo di portata del fiume Trionto, al momento l’Ipot produce di 45 litri al secondo di acqua potabile contro i 110 l/s del periodo prima dell’estate. Se dovesse continuare il calo, nei prossimi giorni Sorical sarà costretta ad attivare la turnazione, così come è avvenuto ad agosto del 2017.

Pertanto Sorical sollecita ai sindaci l’attivazione di controlli sul territorio per assicurare il corretto utilizzo dell’acqua potabile  e invita i cittadini ed evitare sprechi, in modo da ridurre i disservizi.

 

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Attivato piano di emergenza a Crotone per calo afflussi da Calusia

Nelle ultime ore Sorical ha diminuito, momentaneamente, la produzione e l’erogazione di acqua potabile dall’impianto di potabilizzazione Neto di Crotone, a causa della riduzione di portata di acqua grezza dalle vasche di accumulo di Calusia. Nelle ultime ore, forse a causa di alcune perdite sulla linea della condotta in gestione al consorzio Corap, la riduzione è stata talmente consistente da mettere in crisi gli impianti di sollevamento della Sorical che alimentano i serbatoi della città di Crotone.

Dopo una verifica tecnica, Sorical ha chiesto e ottenuto dal Consorzio di Bonifica Alto Crotonese il via libera al prelevamento dell’acqua grezza necessaria dall’invaso Sant’Anna. In serata, con la maggiore disponibilità di acqua grezza, riprenderà l’erogazione prestabilita. Una soluzione temporanea per superare l’emergenza che si è venuta a creare e in attesa che la squadra tecnica incaricata dal Corap completerà la verifica su tutta la linea della condotta di grande adduzione per capire le cause della riduzione di portata.

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