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Acquedotti
Gli acquedotti della Calabria gestiti da Sorical sono infrastrutture strategiche per l’approvigionamento idrico della regione. Con 160 schemi acquedottistici separati, 6.000 km di condotte adduttrici e oltre 900 serbatoi, garantisce acqua potabile alla quasi totalità dei Comuni calabresi. Realizzati principalmente dalla Cassa per il Mezzogiorno negli anni ’50, questi schemi hanno subito ammodernamenti continui per rispondere alle esigenze idriche attuali.
L’importanza degli acquedotti calabresi
Gli acquedotti non solo distribuiscono acqua potabile, ma fungono da arterie vitali per garantire stabilità e sviluppo in tutta la regione. L’integrazione tra serbatoi e sistemi di distribuzione locali consente di raggiungere anche le aree più remote, assicurando un servizio affidabile e costante.
La rete è il risultato di decenni di pianificazione e sviluppo iniziati con la Cassa per il Mezzogiorno negli anni ’50, che creò nuovi acquedotti e potenziò quelli esistenti per rispondere ai fabbisogni crescenti della popolazione. Dopo il trasferimento alla Regione Calabria nel 1983, Sorical ha assunto la gestione nel 2004, modernizzando e ottimizzando le infrastrutture per una distribuzione efficiente e sostenibile.

Focus: Acquedotto Abatemarco
L’Acquedotto Abatemarco, il più grande della Calabria, è un esempio di eccellenza infrastrutturale e ingegneristica. Completato negli anni ’80, si estende per quasi 200 km di condotte e serve 23 Comuni della provincia di Cosenza con un’erogazione annua di 21 milioni di metri cubi d’acqua. Le sue sorgenti principali, situate nelle valli del Parco Nazionale del Pollino, includono:
- Favata Alta
- Favata Bassa
- Nascejume, una delle sorgenti più stabili della regione.
Dalla sorgente, le copiose portate vengono pompate e attraversano la Galleria Mula, un tunnel di oltre 6 km con un serbatoio sotterraneo unico al mondo, chiamato il Tampone della Galleria Mula. Questa struttura, oltre a fungere da riserva idrica, garantisce la stabilizzazione del flusso idrico durante il percorso.
L’acqua dell’Abatemarco deve superare numerose sfide, come dislivelli, pressioni elevate e aree soggette a frane, fino a raggiungere i principali serbatoi della Valle del Crati e la città di Cosenza. Grazie a un sofisticato sistema di telecontrollo e alla presenza continua di Sorical sul territorio, l’acquedotto eroga 670 litri al secondo con dispersioni minime, mantenendo una gestione stabile ed efficiente.