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Studiosi dei terremoti analizzano acqua degli acquedotti Sorical

Nei giorni scorsi ricercatori dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e dell’UNICAL (Dipartimento di Scienze della Terra-DIBEST) hanno visitato alcune sorgenti facenti parte del patrimonio idrico regionale e gestite da Sorical, nell’ambito del progetto:”Further -The role of fluids in the preparatoryphase of earthquakes in Southern Apennines”. Il progetto che vede la collaborazione di esperti afferenti all’INGV e scienziati della Louisiana State University (LSU) dell’Università della Calabria (UNICAL) e dell’Università di Perugia (UNIPG) ha l’obiettivo di stabilire il ruolo dei fluidi nella fase preparatoria dei terremoti in Appennino meridionale.  In particolare sono state visitate in tre giorni di sopralluoghi le sorgenti dell’acquedotto S. Nocaio, Soleo e Petrosa ricadenti nell’ufficio di Zona della Sorical di Bonifati; Abatemarco, in particolare le sorgenti Mula, Capomazza e Capodacqua ai confini dei Comuni di Verbicaro, S.Donato di Ninea e San Sosti ricadenti nella competenza dell’Ufficio di zona di Cosenza; ‘Ntizzo e Santa Domenica (Pollino) nella zona di Trebisacce;  Si tratta di alcune delle più importanti opere realizzate dalla Cassa per il Mezzogiorno sia dal punto di vista quantitativo che strutturale. Gli studi si propongono di osservare l’intero percorso dei fluidi, dalla sorgente alla crosta superiore, laddove si verificano i maggiori terremoti, utilizzando un approccio interdisciplinare che include dati: sismologici, geochimici, geodetici e geo-spaziali. L’interazione di fluidi, strutture attive poco profonde e profonde e la sismicità viene esplorata a scala locale e regionale rivelando la struttura sismica sotto l’Appennino meridionale, ma anche a larga scala mettendo in evidenza segnali che possono essere interpretati come precursori di grandi terremoti. Essi si concentrano su tre aree dell’Appennino meridionale: le catene montuose del Sannio-Matese; la Catena del Pollino e l’area di degassamento della CO2profonda nella zona di Mefite d’Ansanto FIG 1 In particolare nella nostra regione il gruppo di studiosi accompagnati dal responsabile del Compartimento Nord ing PaoloMainieri, dal geologo Antonio Sposato e dai responsabili degli uffici di Zona di Bonifati (Luciano Pirillo), Cosenza (AngeloVespasiano) e Trebisacce (Francesco Armentano), ha visitato e analizzato le acque di alcun delle nostre più importanti sorgenti in termini di portata e di qualità delle acque. Tali sorgenti,di origine carbonatica,nascono nella catena montuosa del Pollino e alimentano in parte i territori dell’alto e medio Tirreno cosentino ed in parte la città di Cosenza e la sua provincia più settentrionaleed in parte vaste porzioni territoriali dell’Alto Jonio Cosentino. Lesorgenti con portate variabili dai 50 l/s (Sorgente Soleo) ai 700 l/s (Sorgente Abatemarco) sono state analizzate dagli studiosi verificando diversi parametri come temperatura, ph, contenuto in carbonato di calcio e in CO2. Tali studi oltre a favorire la ricerca nell’ambito dell’apprendimento delle dinamiche che generano i terremoti, offrono un’opportunità per il patrimonio idrico regionale diventando un’occasione di approfondimento delle caratteristiche chimico-fisiche delle nostre sorgenti aprendo oltretutto la collaborazione tra Sorical ed Enti di Ricerca. Sorgente Soleo (Belvedere Marittimo)
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Riavviato nel tardo pomeriggio l’Abatemarco

Sono stati ultimati nel tardo pomeriggio i lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto Abatemarco. Il fermo di oggi ha consentito alla Sorical di eseguire 14 interventi puntuali sulla condotta principale. Dalle 21 l’acqua è iniziata ad affluire ai serbatoi di consegna dei 25 Comuni serviti e solo nella notte l’erogazione sarà a regime.
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Completate le riparazioni sull’Abatemarco e Capodacqua

Da alcuni minuti è ripresa l’erogazione sia dell’acquedotto Capodacqua che Abatemarco. Il primo è stato fermato questa mattina per consentire la riparazione di una perdita in località a Montalto Uffugo e la sostituzione di alcuni organi di manovra nel territorio di Cozzo Carbonaro. L’acquedotto Capodacqua serve tutte le utenze a bassa quota in passato servite dall’acquedotto Abatemarco, tra cui alcuni serbatoi di Roggiano Gravina, Bisignano, Settimo di Montalto, Quattromiglia, Unical e quartiere Cep di Rende. Un’altra squadra operativa della Sorical ha lavorato dal primo pomeriggio in località Fornace di Joggi, frazione di Santa Caterina Albanese, dove si è riscontrata una rottura a seguito di uno smottamento della condotta dell’acquedotto Abatemarco. Entrambi i cantieri sono stati chiusi e nelle prossime ore l’acqua dovrebbe affluire ai serbatoi e non appena saranno pieni, gli addetti comunali procederanno all’erogazione verso le utenze domestiche. Si ricorda ai cittadini che dal momento in cui l’acquedotto Abatemarco viene riavviato, occorreranno diverse ore affinché tutti i serbatoi siano alimentati con il massiamo della portata e bisogna attendere il riempimento degli stessi e l’entrata in pressione completa delle reti di distribuzione comunali affinché il flusso sia regolare.
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Frane danneggiano Abatemarco

Una serie di rilevantissimi eventi franosi delle ultime ore hanno causato il danneggiamento dell’Abatemarco, il più rilevante degli acquedotti regionali e dal quale dipende l’erogazione di 25 Comuni della provincia di Cosenza. Nel territorio di Rota Greca si sta procedendo ad una doppia riparazione della condotta che alimenta i Comuni ricadenti nel tratto compreso tra Mongrassano centro a Montalto Uffugo centro. L’ultimazione dei lavori è prevista nella notte. Ben più grave è la situazione a San Donato di Ninea perché si sono staccate delle vere e proprie colate di fango e detriti sulle pendici del monte Mula ed hanno investito in pieno la condotta principale dell’acquedotto Abatemarco. Le frane hanno investito l’acquedotto proprio nella sia tratta sommitale, ove una condotta in acciaio del diametro di 1 metro collega la galleria di Monte Mula, ove vengono raccolte tutte le acque che alimentano l’acquedotto, e la vasca di carico da cui hanno poi origine le condotte adduttrici che giungono fino ai serbatoi della città di Cosenza. I dissesti, con ogni probabilità originati dalle copiose piogge dei giorni scorsi, sono di estrema gravità ed hanno trascinato nel loro moto alberi d’alto fusto e decine di migliaia di metri cubi di fanghi e detriti. Le squadre operative della SORICAL, immediatamente attivatesi non hanno potuto raggiungere i luoghi se non percorrendo a piedi delle  lunghe tratti di pista entro i fitti boschi che ammantano tali aree. Domattina all’alba, sarà riavviato l’acquedotto sotto lo stretto monitoraggio di squadre specializzate mentre Sorical ha già attivato le migliori imprese del settore per iniziare dapprima le operazioni di rimessa in sicurezza delle condotte nelle aree franate. Nei giorni successivi, anche di concerto con la Protezione civile che è già stata informata degli eventi, si valuteranmo le più opportune azioni per intervenire al meglio sulle frane.
Acquedotto, Abatemarco
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Riavviato impianto Abatemarco

È stato riavviato l’impianto di sollevamento Nascejume che alimenta l’acquedotto Abatemarco. Questa notte, probabilmente a causa del maltempo, il sistema di allarme ha segnalato un’anomalia con fermo impianto. Alle prima ore del mattino una squadra elettrica della Sorical è giunta sul posto e riparato il guasto. A metà mattina il riavvio dell’impianto che solleva le acque delle sorgenti Nascejume e Favata Bassa, situate sul lato Tirrenino dell’Appennino, alle vasche di accumulo di San Donato di Ninea.
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Abatemarco, riparte l’erogazione per l’area Urbana

Sono durati tutto il giorno i lavori di riparazione dell’acquedotto Abatemarco. Alle 18,30 sono state avviate le manovre di riapertura dalle vasche accumulo di San Donato di Ninea. Un’operazione graduale e complessa che richiede molte ore prima che l’erogazione vada a regime. Squadre tecniche di Sorical, mezzi e operai dell’impresa specializzata di manutenzione, hanno lavorato per tutto il giorno nel territorio di San Marco Argentano, località San Lauro, per sistemare la condotta in un tratto in by pass che ha subito negli ultimi giorni lo scollamento, probabilmente per il cedimento del terreno circostante. Nelle prossime ore, dopo il riempimento parziale dei serbatoi, l’acqua dovrebbe raggiungere le utenze domestiche. Una squadra di conduttori della Sorical continuerà, anche nelle prossime ore, a monitorare l’acquedotto per assicurare il corretto riavvio di tutto lo schema idraulico.    
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Nuovo intervento sull’Abatemarco

Questa mattina, una squadra specializzata della Sorical sta intervento nuovamente in località San Lauro, nel Comune di San Marco Argentano, riparare un tratto di condotta rotto. L’intervento si presenta molto complesso, si tratta di un punto in by pass, e i lavori, presumibilmente, si protrarranno per tutto il giorno. Dalle ore 9 è stata nuovamente interrotta l’erogazione per consentire alla squadra di lavorare in sicurezza. All’utenza Merone di Cosenza, Sorical garantirà l’erogazione dalle vasche di accumulo di Cozzo Muoio fino alle ore 12. Per il Comune di Rende e Montalto continuano ad essere serviti i serbatoi alimentati dall’acquedotto Capodacqua. (***Seguiranno aggiornamenti***
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Siccità, ispezionate le sorgenti dell’Abatemarco

Ecco le immagini delle sorgenti dell’acquedotto Abatemarco. Acque purissime che dalla captazione, dopo un percorso che si snoda tra valli impervie e le zone geologicamente più complesse di tutto l’Appennino meridionale, giungono a Cosenza, Rende, Castrolibero e molti altri comuni della Valle del Crati. Le acque del Torrente Favata, sul versante occidentale del Monte Mula e la galleria di captazione sotto il torrente Nascejume.

Gli ingegneri Giuseppe Viggiani e Paolo Mainieri della Direzione Area Operativa della SORICAL, il geometra Bernardino Costanzo, responsabile dell’ufficio di Zona di Cosenza, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che l’azienda ha adottato, effettuano misure di portata presso le opere di captazione per valutare quanto severo potrà essere l’impatto di un inverno così poco piovoso nei riguardi dell’esercizio idropotabile dei prossimi mesi. GUARDA IL VIDEO

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