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Su Catanzaro c’è solo una verità

“C’è solo una “cruda verità”: abbiamo fatto ciò che era possibile, ora tocca al Comune di Catanzaro fare il resto”. Sorical replica all’assessore ai lavori pubblici Franco Longo; da settimane scarica sulla società idrica regionale responsabilità gestionali che la società respinge al mittente. L’ultima in ordine di tempo è “l’assenza di acqua potabile nel rione Buda di Catanzaro, salvo scoprire che il Comune aveva sostituito un tratto di condotta e, probabilmente, si era dimenticato di riaprire le saracinesche.” “Negli ultimi giorni Sorical – è scritto nella nota – venendo meno ad un principio di corretta gestione delle riserve idriche e per assecondare una “folle” richiesta di maggiore acqua, ha potenziato l’emungimento di alcuni pozzi fino al limite massimo possibile. Tale manovra, storicamente, veniva fatta nella settimana di Ferragosto, un periodo limitato, comprensibile vista la domanda proveniente dalle maggiori presenza turistiche. Al momento, l’impianto Corace eroga 197 litri al secondo a cui si aggiungono 16 l/s della sorgente Maricello, di questi 108 l/s esclusivamente nella zona S. Maria, 43 l/s a Verghello, 11 l/s a Monte Napoli, 13 l/s alla Policlinico universitario e 4 l/s alla Cittadella. Per Sorical, continuare a sfruttare le risorse idriche e sovralimentare Catanzaro, quando solo dal serbatoio Corvo di notte, quando tutti dormono, si perdono 40 l/s che corrispondono al soddisfacimento di una popolazione di 25.000 abitanti . Tutto questo è semplicemente assurdo. Complessivamente Sorical sta erogando alla città di Catanzaro acqua per una popolazione di 200 mila abitanti, a cui si aggiungono anche le risorse idriche proprie, con enormi consumi elettrici e lo sfruttamento improprio delle falde. Sorical dunque ribadisce che è necessario sensibilizzare e censurare usi impropri e verificare dove vada a finire tutta quest’acqua potabile che, ribadiamo, non è illimitata.
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****A Catanzaro perdite e usi impropri vanificano sforzi Sorical: Ecco i dati****

“Sorical sta facendo ogni sforzo tecnico, impiegando risorse umane ed economiche, per garantire l’equilibrio dell’erogazione del servizio idrico nella città di Catanzaro, ma il lavoro viene vanificato dall’uso improprio che si fa dell’acqua potabile disponibile.” E’ quanto scrive la Sorical in merito alle polemiche degli ultimi giorni per la carenza idrica alle utenze del quartiere Corvo e Viale Isonzo del capoluogo regionale.

Sorical ricorda, fornisce l’acqua fino ai serbatoi della città, l’erogazione e quindi la gestione delle riserve di acqua nella città è di esclusiva competenza del Comune.

“Da un’ attenta analisi dei dati del sistema di monitoraggio posti all’uscita del serbatoio “Corvo”, messi a disposizione della società che sta realizzando il progetto della Regione di ingegnerizzazione delle reti, emerge con chiarezza un dato:  al mattino, la rete idrica dal serbatoio Corvo tira 60/65 litri al secondo; nel pomeriggio la portata si riduce a 55 litri al secondo, mentre di notte e soprattutto al mattino presto, quando tanta gente è ancora  a letto, i consumi si assestano su una media 30/35 litri al secondo. Tale valore notturno anomalo, è il campanello dell’allarme che nella rete di distribuzione del Comune ci sono perdite. Inoltre, di notte, nel periodo che va dal primo luglio, il dato del minimo notturno oscilla di 15 litri al secondo in presenza di giornate precedenti fresche e piovose, come è accaduto nei giorni di pioggia del 6/8 e 15/18 luglio. Quindi i dati che emergono sono inconfutabili: è provato che diverse utenze allacciate alla rete utilizzano l’acqua potabile non per lavarsi o cucinare, ma per annaffiare orti o peggio, riempire piscine. Mai come in questo caso – precisa Sorical – il comportamento scorretto di pochi penalizza la maggior parte dei cittadini, negando il diritto di accesso all’acqua potabile”.

Sorical, inoltre, ha avviato un monitoraggio costante di tutto lo schema Corace che alimenta, nell’asse terminale, il serbatoio “Corvo” alla ricerca di eventuali perdite che vengono subito riparate, come è accaduto nei giorni scorsi. Un controllo minuzioso che include anche il campo pozzi Corace, da settimane a regime per alimentare l’impianto Ipot Corace e le reti sottese. Tutta la capacità di produzione di acqua dell’impianto Corace da fine giugno viene erogata al Comune Catanzaro.

Infine, l’ufficio di Zona di Catanzaro, fornisce i dati di monitoraggio della fornitura verso i serbatoi di Catanzaro. Complessivamente la società sta fornendo 548 litri/secondo, escluse le utenze  Policlinico Universitario e la Cittadella Regionale, una quantità che potrebbe servire una popolazione di 180/200 mila abitanti.

Le quantità erogate in questo periodo

Ipot Santa Domenica: erogazione complessiva 327 l/s così ripartita:

Serbatoi a quota 470 (sul livello del mare): 140 l/s;
Serbatoi a quota 395: 88 l/s;
Quartieri Bassi: 99 l/s ;

Campo Pozzi Alli, (partitore Pelacco per Catanzaro Lido):  82 l/s.

Ipot Corace, erogazione complessiva 155,5 l/s   così ripartita: S. Maria 99 l/s,

Verghello direzione Catanzaro Lido 40 l/s,

A parte vengono fornite le utenze Università 12,5 l/s e Cittadella regionale 4 l/s

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