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A Cariati non servono polemiche, stiamo trovando soluzioni

“Per risolvere l’emergenza idrica a Cariati non c’è bisogno di capri espiatori ma solo comprensione e sinergie tecniche ed istituzionali.” Lo afferma il commissario liquidatore della Sorical Cataldo Calabretta. “Comprendiamo il disagio di quei cittadini che si vedono negare un bene prezioso come l’acqua potabile, ma non si può attribuire a chi oggi amministrata il Comune, o peggio a chi deve gestire la rete idrica, responsabilità che hanno radici antiche a causa dell’assenza in Calabria di un gestore industriale del servizio idrico integrato”. Calabretta ha manifestato al sindaco Filomena Greco ampia disponibilità e supporto, anche tecnico, per analizzare la rete idrica e trovare accorgimenti tecnici al fine di ridurre al minimo i disagi di quelle zone del centro storico di Cariati non raggiunto in questi giorni dal servizio idrico. Le cause di disservizi, ribadisce la Sorical, sono dovute alla riduzione di portata dei fiumi Lese e Cannavò che impedisce la potabilizzazione dell’acqua nella quantità necessarie in questo periodo. Tutto ciò non dipende dalla Sorical, ma dalla scarsa disponibilità di risorsa idrica legata della siccità e ai prelievi non autorizzati sui fiumi Lese e Cannavò.Sorical, anche oggi ha inviato i propri tecnici a Cariati per monitorare l’adduzione verso i serbatoi che continua ad essere discontinua. L’impianto di potabilizzazione di Savelli opera quasi a pieno regime la notte e al mattino e subisce una riduzione di acqua grezza, fino al 50% nel pomeriggio- sera. Da giorni squadre della Sorical supportano i Carabinieri nell’attività di monitorando di tutta l’asta fluviale alla ricerca dei prelievi che impediscono il corretto funzionamento dell’acquedotto.
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A San Giovanni in Fiore eroghiamo 108 litri al secondo. Non c’è emergenza idrica

“A San Giovanni in Fiore non c’è emergenza idrica, occorre solo ottimizzare meglio la risorsa idrica disponibile”. E’ quanto scrive Sorical in una nota a chiarimento di una diffida inviata dal Sindaco Rosaria Succurro che chiede maggiore acqua potabile per il quartiere Olivaro e Palla Palla.  “I tecnici della Sorical – è scritto nella nota – sono in costante contatto con l’ufficio tecnico del Comune e l’assessore comunale competente. Nelle interlocuzioni delle ultime settimane è stato fatto presente che i tecnici comunali dovrebbero gestire in modo efficiente la risorsa idrica che Sorical eroga dello schema acquedottistico Tassino-Pulitrea-Brigante. Un acquedotto che alimenta Trepido e il Comune di Cotronei da un verante, San Giovanni in Fiore e a cascata Castelsilano, Cerenzia e Caccuri  dall’altro. L’erogazione viene ripartita da i Comuni sequendo il piano regolatore generale degli acquedotti. Solo in uno dei due serbatoi principali serviti dallo schema si verifica un livello basso di riempimento non dovuto ad una minore erogazione (attualmente oscillante tra i 45 e i 48 l/s) e solo nel fine settimana. Atteso che non si tratta di quartieri con seconde case o con strutture turistiche, è del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad un uso improprio dell’acqua potabile nel week end.  In emergenza, per superare l’emergenza contingente Sorical, ha attivato un pozzo di riserva che viene utilizzato solo in agosto per soddisfare la domanda che arriva con la maggiore presenza turistica a Trepidò e negli altri Comuni. Farlo a giugno non è economicamente sostenibile per i costi energetici e gestionali e non possiamo permetterci di avere poi serbatoi allo sfioro che buttano acqua potabile nella fognatura.  Sorical ha chiesto un incontro al Comune per fare chiarezza sui rapporti tra la società e l’ente locale.
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Emergenza idrica Amantea, Sorical aumenta portata, ma restano i problemi

Gli uffici tecnici della Sorical sono in costante contatto con la commissione straordinaria di Amantea a seguito dei problemi idrici riscontrati negli ultimi giorni.  I tecnici comunali, avendo registrato lo svuotamento di alcuni serbatoi e un livello basso degli altri, sono stati costretti a chiudere di notte l’erogazione potabile per consentire un maggiore livello di accumulo delle vasche.

Sabato, venendo incontro alle richieste dell’ufficio tecnico dell’ente, Sorical ha proceduto ad un aumento consistente dell’erogazione idropotabile dall’acquedotto Ferrera-Badia, portandola ai livelli del mese di agosto, quando si registra in assoluto il picco di presenze turistiche sul territorio.

L’aumento di portata è stato richiesto anche per il serbatoio che alimenta la rete idrica del centro storico, in passato alimentata dall’acquedotto comunale alimentate da sorgenti in località Potame. Negli ultimi anni, secondo quanto sta emergendo, la portata di tale acquedotto, che non è gestito da Sorical, è in continuo calo.

Secondo le verifiche tecniche eseguite, nel fine settimana si è registrato, inoltre, un consistente aumento dei consumi, probabilmente dovuto alle aperture delle attività commerciali e al riempimento delle piscine private e degli alberghi.

Pertanto nessun problema riscontrato ad Amantea può essere riferito alla gestione Sorical che, si ricorda, serve la città di Amantea con l’acquedotto Ferrera/Badia e la frazione Campora con l’acquedotto Savuto.

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L’acqua del Menta nella zona sud di Reggio

La siccità che interessa gran parte del territorio calabrese sta causando una calo consistente di portata di alcune sorgenti dell’area sud della costa jonica reggina. Tra gli acquedotti colpiti il “Tuccio” che è passato da 250 a 150 litri al secondo con effetti di carenza idrica tutti i centri costieri fino alla zona sud di Reggio. Sorical, in accordo con il Comune, ha proceduto negli ultimi giorni alla rimodulazione delle fonti di approvvigionamento alimentando con l’acqua potabile del Menta la sud di Reggio. Tale manovra consente ai comuni a sud della città metropolitana, a partire da Melito Porto Salvo, di ripristinare la dotazione idrica in questo periodo di magra delle sorgenti. Contemporaneamente il Comune di Reggio Calabria ha attivato alcuni pozzi in emergenza per consentire tale rimodulazione a parità di utilizzo dell’acqua dall’invaso del Menta.  Sorical raccomanda ai calabresi, soprattutto in questo periodo estivo, l’uso responsabile dell’acqua potabile per evitare disequilibri di erogazione in zone idraulicamente svantaggiate.
I componenti del tavolo tecnico presso la Sorical
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Modificato assetto erogazione su Catanzaro con il monitoraggio di Bm Tecnologie

Sorical ha attivato un piano di azione per superare le criticità del servizio idrico che si stanno registrando in alcune zone della città di Catanzaro. La decisione al termine della riunione, convocata questa mattina dal direttore dell’Area Operativa ing. Sergio De Marco alla quale, oltre ai responsabili del Compartimento Centro e dell’ufficio di Zona di Sorical: ing Massimo Macrì e geom. Tommaso Laporta, ha partecipato anche l’ing. Antonio Fabiano della BM Tecnologie che sta eseguendo, su commessa della Regione, il progetto di ingegnerizzazione della rete idrica di Catanzaro.

L’analisi dei dati di monitoraggio, che nel suo complesso evidenzia come SORICAL renda disponibile una erogazione primaria di 538 litri/secondo (rilevazioni del 26.07 ore 13.30) che sarebbe sufficiente per una città di quasi 190.000 abitanti, non fa che confermare un eccessivo consumo di acqua, incompatibile con una gestione corretta del servizio idrico. Quanto sopra senza considerare che la Città di Catanzaro dispone di ulteriori fonti idriche (Acquedotto del Guerriccio) la cui gestione è condotta dal Comune in tutta autonomia.

I quartieri posti sotto la lente di ingrandimento dal tavolo tecnico sono stati Santa Maria e Viale Isonzo e la parte sud della frazione Lido, servite in parte dall’acquedotto del Corace ed in parte dall’acquedotto Alli-basso. Tutte tali frazioni – già nel corso del 2019 – erano state oggetto di approfondite analisi svolte dalla BM Tecnologie, seguite sia dai tecnici comunali che dalla SORICAL, grazie alle quali erano state fatte diverse modifiche funzionali nelle connessioni tra i diversi settori di rete.  Una rete più efficiente e meglio connessa con gli acquedotti esterni gestiti dalla SORICAL aveva consentito delle cospicue riduzioni del fabbisogno della rete stessa che risultava coprire bene la domanda pur a fronte di minori immissioni.

Il picco di domanda di questi giorni di elevatissima calura impone delle ulteriori modifiche di tali connessioni che la BM Tecnologie si è impegnata a fare in parte già nella giornata odierna e completare poi nella giornata di domani dopo avere attentamente monitorato nel corso del pomeriggio, della notte e delle prime ore del mattino gli effetti sul livello di servizio entro la rete. Da parte sua SORICAL si è impegnata in primo luogo a verificare la possibilità di aumentare la produzione di acqua (si stima nell’ordine di 10-15 litri/secondo) dal campo pozzi Corace sostituendo alcune delle pompe attualmente in esercizio e quindi adducendo la maggiore portata per una parte verso il nodo di Lido e per l’altra verso i nodi di Santa Maria – Corvo – Fortuna. E’ bene però precisare che lo schema Corace non alimenta solo la città di Catanzaro, ma anche la fascia costiera del comune di Borgia, la cittadella Regionale, il Policlinico Materdomini e l’Università Magna Graecia, la linea Montenapoli per Caraffa e pertanto massima attenzione dovrà essere riservata ad una equa ripartizione tra i diversi centri di utenza tenendo presente che anche il comune di Borgia nei giorni scorsi ha veementemente reclamato una maggiore fornitura.

Appalto Decoro Serbatoi
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Sorical ai sindaci del Catanzarese: “Forti acqua pregiudicano il servizio”

Sorical riscontra una lettera dei sindaci di Miglierina, Gimigliano, Tiriolo e Settingiano che lamentano disservizi idrico sulla Schema acquedottistico Posino Montenero Bastarda “solo nel periodo estivo e nel fine settimana”.

Nella lettera i tecnici della Sorical confermano le tesi dei sindaci che attribuiscono a prelievi fraudolenti di acqua sulle condotte acquedottistiche. I tecnici della Sorical rilevano che tale attività illecite “arrecano danni alla popolazione che deve soffrire i disagi legati alla carenza del prezioso liquido, ma anche alla società che deve subire perdite economiche conseguenze di furti e danneggiamenti”.

Sorical fa presente che lo schema idrico si sviluppa in oltre 20 km di condotte in zone impervie e che, “pur nell’attuale stato di liquidità e difficoltà finanziarie”, sono stati eseguiti importanti investimenti per alleviare disagi per rotture e disservizi elettrici. In particolare  stata  fatta un’importante  campagna di ricerca perdite; sono stati sostituiti importanti tratti di condotta adduttrice; sono stati installati scomparti di protezione Enel in adeguamento CEI 0-16 presso il sito “Sollevamento Posino”, ma anche importanti interventi di decoro edile su alcuni strategici plessi acquedottistici afferenti lo schema stesso.

Riguardo ad episodi di furti d’acqua, Sorical cita “l’ultimo esempio dello scorso fine settimana nel quale, ci siamo visti costretti a dislocare personale operativo lungo le condotte che, si ricordi,  si sviluppano in territori alquanto impervi e difficoltosi,  rilevando un deficit di circa 20 l/sec (tutta la riserva di provenienza dalle sorgente Montenero1) salvo poi miracolosamente ricomparire nella serata di domenica 12/07 con la beffa di dover poi constatare la rottura della condotta di valle evidentemente conseguenza di errate manovre da parte di ignoti malfattori che in maniera furtiva ed incauta hanno maldestramente movimentato importanti valvole idrauliche  creando sollecitazioni tali da provocare rotture a valle. Con l’ulteriore aggravio di dover operare per le riparazioni causate per tutta la giornata di lunedì 13.07, fino a tarda ora, riuscendo finalmente a riequilibrare le adduzioni fino ai nodi di consegna dei Vs. Comuni”.

Sorical coglie quindi come “un’importante occasione” l’invito dei sindaci “a trovare quegli accorgimenti tecnici e/o azioni amministrative e legali da mettere in campo in modo sinergico e restiamo assolutamente disponibili al fine di articolare un importante piano d’azione;  riteniamo non si possa infatti prescindere dall’interessare le Forze di Polizia e di presidio del territorio, a partire dalla congiunta presenza di codeste Amministrazioni che certamente “vivono e conoscono” ogni dettaglio del proprio territorio”.

Pertanto la società idrica invita i sindaci a mettere in campo “campagne di presidio ed osservazione dell’impervio territorio su cui si sviluppa la condotta, identificando magari quelle zone e/o terreni ove si sviluppano floride colture che evidentemente non possono che essere frutto di prelievi abusivi e usi impropri, con la speranza che dette persone possano essere identificate e rese alla giustizia una volta per tutte e l’importante risorsa destinata solo e soltanto al nobile utilizzo per cui essa è destinata.”

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