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Cariati, Sorical a supporto del Comune per emergenza idrica

Personale specializzato della Sorical è intervenuto questa mattina presso il serbatoio del Comune di Cariati per verificare i motivi della carenza idrica di alcuni quartieri della cittadina jonica. Dai controlli fatti è stato verificato che l’acqua proveniente dall’acquedotto Lese, gestito dalla Sorical, veniva immessa direttamente in rete bypassando il serbatoio. Tale manovra, errata, impediva alla rete idrica di entrare in pressione ed alimentare quelle abitazioni poste in una posizione idraulica sfavorevole rispetto al serbatoio. La corretta messa in esercizio del serbatoio dovrebbe nei prossimi giorni migliorare l’erogazione sul territorio comunale. Sorical ricorda che i serbatoi, in testa alla reti di distribuzione, hanno la funzione di accumulo quando la richiesta di acqua dei cittadini è inferiore a quelle in entrata, e di compenso, quando, soprattutto al mattino, i consumi sono maggiori rispetto dell’acqua in entrata al serbatoio. Per tale motivo, i tecnici della Sorical hanno consigliato agli addetti del Comune di Cariati di procedere con le chiusure notturne del serbatoio nel caso in cui a tarda ora si dovesse riscontrare un livello troppo basso di accumulo, perché continua a persiste la carenza idrica sull’acquedotto Lese alimentato dall’impianto di potabilizzazione di Savelli, alimentato a sua volta dall’acqua dei fiumi Lese a Cannavò.  Il Commissario della Sorical Cataldo Calabretta, nel corso di una cordiale telefonata con il sindaco di Cariati Filomena Greco, ha fatto presente che solo attraverso una fattiva e leale collaborazione tecnica, come è stato fatto negli ultimi giorni, è possibile risolvere i problemi e dare risposte ai cittadini. Calabretta ha stigmatizzato il comportamento di alcuni sindaci che, attraverso ordinanze chiedono maggiori portate di acqua potabile, non sempre disponibili, senza prima verificare il corretto funzionamento delle reti di distribuzione. Capitale
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Completate le riparazioni sull’Abatemarco e Capodacqua

Da alcuni minuti è ripresa l’erogazione sia dell’acquedotto Capodacqua che Abatemarco. Il primo è stato fermato questa mattina per consentire la riparazione di una perdita in località a Montalto Uffugo e la sostituzione di alcuni organi di manovra nel territorio di Cozzo Carbonaro. L’acquedotto Capodacqua serve tutte le utenze a bassa quota in passato servite dall’acquedotto Abatemarco, tra cui alcuni serbatoi di Roggiano Gravina, Bisignano, Settimo di Montalto, Quattromiglia, Unical e quartiere Cep di Rende. Un’altra squadra operativa della Sorical ha lavorato dal primo pomeriggio in località Fornace di Joggi, frazione di Santa Caterina Albanese, dove si è riscontrata una rottura a seguito di uno smottamento della condotta dell’acquedotto Abatemarco. Entrambi i cantieri sono stati chiusi e nelle prossime ore l’acqua dovrebbe affluire ai serbatoi e non appena saranno pieni, gli addetti comunali procederanno all’erogazione verso le utenze domestiche. Si ricorda ai cittadini che dal momento in cui l’acquedotto Abatemarco viene riavviato, occorreranno diverse ore affinché tutti i serbatoi siano alimentati con il massiamo della portata e bisogna attendere il riempimento degli stessi e l’entrata in pressione completa delle reti di distribuzione comunali affinché il flusso sia regolare.
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Sorical non può continuare a finanziare Congesi, crediti superano 15 milioni di euro

“Sorical non può continuare a finanziare il servizio idrico del crotonese. E’ passato un anno dall’ultima riunione in Prefettura e nulla è cambiato, se non l’aumento dell’esposizione debitoria verso la nostra società.” E’ quanto è stato ribadito questa mattina, nel corso di una riunione convocata in prefettura a Crotone, dai rappresentati della società idrica regionale.

La riunione, convocata dal Prefetto di Crotone Tiziana Tombesi, aveva all’ordine del giorno le difficoltà del Corap a gestire la condotta, orami vetusta, che trasporta l’acqua grezza da Rocca di Neto all’impianto di potabilizzazione di Crotone.

Nel corso della riunione, alla richiesta dei responsabili di Congesi di avere una maggiore fornitura di acqua, i rappresentanti della Sorical hanno fatto presente che tutti gli impegni finanziari assunti da Congesi lo scorso anno sono stati disattesi, e non è in grado di aumentare i costi per l’incremento della fornitura richiesta. 

Sorical fornisce acqua potabile al Congesi che la distribuisce poi ai cittadini dei comuni del crotonese fino ai serbatoi, riscuotendo ed incassando dagli stessi la relativa tariffa. Peccato però che poi Congesi non paghi a Sorical quanto dovuto per il servizio idrico all’ingrosso ricevuto. A fronte di una fornitura annua di circa 5 milioni di euro, Sorical riceve circa il 18% del fatturato.  I costi di gestione della società per il servizio idrico della provincia di Crotone sono significativi per la complessità dei 6 schemi acquedottistici costruiti dalla Cassa per il Mezzogiorno a partire dagli anni 60: 600 km di condotte, 3 impianti di potabilizzazione e 3 campi pozzo e 5 impianti di sollevamento. Sorical fornisce acqua potabile anche all’Arsac che serve una parte della periferia di Crotone.

La vicenda Congesi è orami giunta ad una situazione per Sorical insostenibile; dal 2017 ad oggi, la società di gestione del servizio idrico crotonese ha accumulato crediti per 15 milioni di euro. Esposizione che si aggiunge ai 14 milioni nei confronti del Corap, in liquidazione coatta amministrativa.

Sorical sta scontando in bilancio ancora le perdite generate dalla fallimentare gestione Soakro, un buco finanziario di 35 milioni di euro. A febbraio la società aveva comunicato ai Comuni la volontà di recedere dal rapporto di fornitura e conseguentemente erogare direttamente l’acqua ai Comuni consorziati.

 

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Attivato piano di emergenza a Crotone per calo afflussi da Calusia

Nelle ultime ore Sorical ha diminuito, momentaneamente, la produzione e l’erogazione di acqua potabile dall’impianto di potabilizzazione Neto di Crotone, a causa della riduzione di portata di acqua grezza dalle vasche di accumulo di Calusia. Nelle ultime ore, forse a causa di alcune perdite sulla linea della condotta in gestione al consorzio Corap, la riduzione è stata talmente consistente da mettere in crisi gli impianti di sollevamento della Sorical che alimentano i serbatoi della città di Crotone.

Dopo una verifica tecnica, Sorical ha chiesto e ottenuto dal Consorzio di Bonifica Alto Crotonese il via libera al prelevamento dell’acqua grezza necessaria dall’invaso Sant’Anna. In serata, con la maggiore disponibilità di acqua grezza, riprenderà l’erogazione prestabilita. Una soluzione temporanea per superare l’emergenza che si è venuta a creare e in attesa che la squadra tecnica incaricata dal Corap completerà la verifica su tutta la linea della condotta di grande adduzione per capire le cause della riduzione di portata.

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